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Ipertensione

Valori pressione sanguigna: cosa è normale e quando preoccuparsi

Maggio 24, 2022 by Lorenzo Leave a Comment

La pressione alta ha collegamenti a numerosi rischi cardiovascolari al di là degli anni e dati anagrafici già a partire dall’ adolescenza. Nel mondo occidentale essa rappresenta un disturbo molto frequente e diffuso soprattutto nei soggetti anziani. Un menu sano per abbassare la pressione sanguigna e conoscere i sintomi dell’ipertensione arteriosa senza misurarla può essere utile.

Vediamo insieme quali sono i valori giusti nell’uomo, quando bisogna intervenire e come comportarsi anche in casi di sbalzi, dove il calcolo sia variabile. Una pressione sanguigna regolare è indice di benessere e capiremo insieme come rientrare nei valori medi, senza avere complicanze, cosa si dovrebbe fare e qualche consiglio utile in caso di trattamento dei fattori di rischio.

La massima, la minima e la differenziale

Valori pressione sanguigna

Si parla di ipertensione arteriosa quando la massima supera i 140 mmHg (millimetri di mercurio) e la più bassa supera i 90 mmHg. Essa è una condizione che si verifica con il battito a riposo, quindi è uno stato costante e non occasionale che non va sottovalutato. Il sito del Ministero della Salute indica il caso di intervento e bisogno: nell navigazione su questo sito cerca tutte le informazioni utili.

La pressione arteriosa (pa) è l’attività esercitata dal sangue sui vasi sanguigni a seguito della frequenza cardiaca di contrazione. I dati di pressione arteriosa sono determinati da due fattori a ogni età:

  • la gittata cardiaca, ossia il sangue pompato dal ventricolo sinistro verso l’aorta in un certo lasso di tempo
  • la resistenza al flusso data dai vasi sanguigni.

In alcuni casi la pressione alta corporea è fisiologica nel senso che è una risposta dell’organismo in conseguenza di sforzi fisici, ansia, assunzione di alcuni farmaci e alimenti. In tutti questi casi la pressione alta è momentanea: appena cessa lo stimolo che l’ha causata i valori pressori rientrano nello standard dei mmhg.

Quando bisogna correre ai ripari

L’ ipertensione sistolica isolata è un fenomeno italiano che colpisce spesso parte della popolazione. Avere le giuste informazioni, seguire video medici sulla pre ipertensione e tenere sotto controllo la situazione ma anche il grado di stress e una maggiore calma, secondo gli specialisti sono già un grande aiuto al trattamento dei fattori di rischio.

Fa preoccupare quando i numeri sono costantemente alti: qui bisogna iniziare a correre ai ripari. Se la pressione sanguigna è troppo alta per un lungo periodo di tempo, le arterie si danneggiano deteriorando progressivamente anche gli organi.

Pressione sistolica e diastolica: cosa sono

Pressione sistolica e diastolica

La pressione arteriosa (pa) si misura in millimetri di mercurio e in stato di riposo questa è l’ unità di misura mmhg.

La sistolica (massima) è il volume di sangue che spinge il cuore e la contrazione dei ventricoli. La pressione diastolica (dia) è la pressione nella fase di rilassamento cardiaca, tra una contrazione e l’altra.

La pressione differenziale è la differenza fra la pressione arteriosa sistolica e la pressione arteriosa diastolica. La pressione differenziale rappresenta un valido indice del corretto andamento della circolazione sanguigna.

Quali sono i valori normali della pressione?

I valori della pressione arteriosa corretta rientrano tra 140 mmHg per la massima e 80 mmHg per quella bassa: così sono normali. Indicano la forza con cui il cuore spinge il sangue nelle arterie per circolare in tutto l’organismo dell’ uomo.

I valori di pressione arteriosa normali sono influenzati dalle ore del giorno:

  1. Al mattino appena svegli sono più alti e possono raggiungere i 150 di massima ma se arrivano a 160 si deve intervenire
  2. Poi si riducono nel corso della giornata arrivando anche 110 – 120 mmhg per poi rialzarsi verso sera sui 120-130 mmhg. Se la massima scende a 90 parliamo di ipotensione, fino ai 120 è ancora normale.
  3. Sotto gli 80 di minima bisogna partire con una ricerca di che cosa sia perchè la misura non è più giusta. Una pressione sanguigna costantemente bassa sotto i 60 – 65 mmhg potrebbe indicare una possibile ipotensione che deve essere valutata a livello medico con cura.
  4. Quando si ha un range tra i 60 -80 è bassa e bisogna feffettuare una visita dallo specialista in maniera da apporfondire, mentre è ideale anche se si aggira da 85 a 95 di base.

Come misurare i valori pressione

Esistono molti apparecchi per la pressione,  ma di sicuro il più affidabile e il più usato è lo sfigmomanometro.

I parametri per misurare la pressione devono essere rispettati al fine di essere il più precisi possibile. Secondo le linee guida il tutto deve essere effettuato almeno due volte a settimana ravvicinate al mattino o alla fine del giorno più o meno alla stessa ora.

Almeno due ore prima non bisogna bere caffè, fumare, fare attività fisica pesante e possibilmente svuotare la vescica almeno mezz’ora prima.

Va eseguita preferibilmente:

  • Da seduti
  • Coi piedi appoggiati bene a terra
  • Schiena dritta
  • Col braccio appoggiato al tavolo all’altezza del cuore col palmo della mano rivolto verso l’alto. Bisogna prestare attenzione che i vestiti non comprimano troppo il braccio per non compromettere l’esito, per questo è meglio eseguirla svestiti.

Inoltre è opportuno eseguire la misurazione prima su un braccio e poi l’altro fino a scegliere quello la cui media delle misurazioni dà il valore più elevato.

Durante la misurazione non bisogna parlare né muoversi. Buona norma è tenere un diario su cui annotare i valori pressione rilevati ogni mese per facilitare il medico nella storia clinica del paziente prescrivendo in questo modo la terapia più efficace e tornare alla normalità. Questo è un “devo” da tenere in conto nella maggior parte del numero di pazienti e prendere contatto con il medico in caso di anomalie per indicare il valore della propria pressione sanguigna.

Evitare l’ ipertensione arteriosa: suggerimenti facili da seguire

Evitare l' ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa è una condizione di rischio per l’insorgenza di patologie del cuore e renali potenzialmente gravi con un valore sballato. ( 90 /100 di massima per essere sani e non sopra i 70 di minima)

Controllare e mantenere nei limiti della norma la frequenza della pressione arteriosa significa evitare pericoli per la salute. Una sana alimentazione è il suggerimento più utile che danno gli esperti per evitare l’ipertensione sia lieve che grave: a volte è sufficiente la sola dieta che agisce come terapia.

In caso di trattamento farmacologico la dieta aiuta a potenziare l’efficacia dei farmaci antiipertensivi.

Cosa evitare per superare la massima di 140

La prima cosa da eliminare dalla dieta è il sale per la salute ( ogni medico lo suggerisce). Consumiamo troppo sale, più del doppio della dose massima raccomandata. L’incremento di sodio non è rappresentato solo dal sale da cucina ma proviene direttamente da tutti i prodotti industriali che consumiamo quotidianamente: ne sono ricchi infatti il pane, i crackers, i grissini, i prodotti lievitati, i dolciumi.

Di solito li troviamo nella normale alimentazione ma sono nemici dei vasi sanguigni e delle pareti delle vene.

Essi sono dunque alimenti assai ricchi di sale, come pure i dadi da brodo e alcuni insaporitori di condimenti e bevande. Il sodio inoltre è presente in quantità limitata in alcuni alimenti naturali, per cui tutto il resto è un plus evitabile.

Per insaporire i piatti sarebbe opportuno utilizzare le spezie e gli aromi. Una buona abitudine è quella di imparare a leggere le etichette nutrizionali e il loro significato che indicano la quantità di sodio presente in quell’alimento.

Un basso tenore di sodio non deve eccedere i 120 mg di sodio/100gr.

I comportamenti corretti per aiutare la pressione arteriosa (PA) e i battiti

pressione arteriosa (PA) e i battiti

L’apporto di calcio e potassio sono fondamentali per ridurre i valori della pressione arteriosa. Consumare per esempio frutta e verdura quotidianamente, i legumi tre volte a settimana e un bicchiere di latte o yogurt magro al giorno. Attenzione anche alle bevande: ridurre il consumo di alcol e il caffè non oltre le due tazzine al giorno.

Il movimento, soprattutto all’aria aperta è benefico per tutto l’organismo: l’esposizione al sole e alla luce aiuta a sintetizzare attraverso la pelle la vitamina D nota per favorire l’assorbimento intestinale di calcio e lo tiene sotto controllo.

Fin da giovani dunque è consigliabile mantenere la pressione arteriosa a livelli ottimali attraverso semplici regole di comportamento che possono fare la differenza negli anni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dedicato alcune linee guida da tenere per prevenire l’ipertensione arteriosa. Cos’è importante e cosa rende pericolosa la situazione?

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Cosa si può bere con la pressione alta

Maggio 20, 2022 by Lorenzo Leave a Comment

Come è noto la buona salute passa anche dalla tavola per cui è fondamentale prestare attenzione alle bevande e alla dieta sotto ogni punto di vista.

Per mantenere monitorata l’ ipertensione arteriosa è consigliabile bere almeno due litri di acqua al giorno povera di sodio. La pressione sanguigna è un valore metabolico che va controllato, per evitare gravi malattie come ictus, infarti e ischemie.

Il corretto apporto di liquidi e sali minerali stimola il funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio garantendo la salute delle arterie ed evitando ogni rischio e problema. Potrebbe anche interessarti cattive abitudini che portano all’ipertensione polmonare.

Andiamo a vedere insieme cosa bere e anche qualche suggerimento sui cibi per aiutare la pressione sanguigna a rimanere nei giusti parametri senza rischio d’incorrere nella pressione alta. Può essere un grande beneficio per il tuo corpo seguire le nostre semplici linee guida.

Cosa fa alzare la pressione?

Cosa fa alzare la pressione

L’ipertensione arteriosa è un disturbo della pressione sanguigna il cui valore a riposo risulta essere elevato rispetto ai valori fisiologici normali.

L’organismo è in grado di aggiustare nel giro di pochi secondi i valori della pressione sanguigna e abbassare la pressione alta, grazie all’interazione fra sistema nervoso centrale e ormoni attraverso il sangue.

Una persona è ipertesa se il valore della sua pressione sanguigna supera, anche a riposo, i 140mmHg di massima (unità di misura della pressione sanguigna) e i 90mmHg di minima nel sangue.

Esistono alcune condizioni che favoriscono l’innalzamento della pressione sanguigna e agiscono sui vasi sanguigni.

  1. L’avanzare dell’età e la predisposizione genetica che rappresentano fattori non modificabili per la pressione alta.
  2. Il fumo di sigaretta che fa male anche al cuore oltre che generare pressione alta
  3. L’ eccesso di alcolici incluso il vino rosso e ogni tipologia di alcol, sale, obesità e sedentarietà che rappresentano valori modificabili per la pressione sanguigna
  4. Anche lo stress può diventare un fattore di rischio per la pressione alta in quanto aumenta la frequenza e la gettata cardiaca. Il prolungarsi nel tempo di questa condizione può portare all’ipertensione arteriosa.

Cibi che alzano la pressione: punto di vista del dietologo

Cibi che alzano la pressione

Alcuni cibi vanno assunti con moderazione nell’ alimentazione giornaliera perché hanno la peculiarità di alzare la pressione e quindi potrebbero rivelarsi fattori di rischio per chi soffre di ipertensione. Bisogna quindi evitare che siano presenti in quantità nel menu giornaliero.

Vediamo quindi nello specifico gli alimenti e bevande che abbiamo visto come agiscono e cosa vanno a fare nel nostro corpo.

Bevande da non bere con la pressione alta

Partiamo con il vedere le bevande che non bisogna consumare:

  • L’alcol innalza la pressione arteriosa sia degli uomini che delle donne pertanto va limitato il più possibile. Per le donne si consiglia di non superare un bicchiere di vino rosso o una bottiglia di birra al giorno. Per gli uomini non bisognerebbe superare i due bicchieri al giorno. Moderazione a ogni bevanda alcolica se si vuole abbassare la pressione.
  • Il caffè può aumentare la pressione arteriosa nei minuti successivi alla sua assunzione senza provocare danni purché il suo consumo sia limitato alle 2-3 tazzine al giorno. La caffeina, come il tè agisce sui vasi sanguigni cme vaso dilatatore.

Sale e dintorni: nemici della pressione

Ci sono alimenti in cui il sale è particolarmente presente e bisogna usarli con estrema moderazione:

  • Il sale rappresenta un insidioso nemico per chi soffre di ipertensione: andrebbe consumato con estrema moderazione senza superare la misura di un cucchiaino al giorno.
  • I formaggi salati italiani e non come il pecorino, le sottilette, il provolone sono molto ricchi di sale per cui andrebbero evitati ed eventualmente sostituiti con formaggi più magri come la ricotta .
  • La salsa di soia è un altro alimento che abbonda in contenuto di sale ed è molto presente sulle tavole dei ristoranti: va evitato perchè aumenta i sintomi.
  • Il dado da brodo è comunemente utilizzato in cucina per insaporire i piatti o per preparare brodi, ma è un alimento ricco di sale per cui va evitato prediligendo l’utilizzo di spezie ed erbe aromatiche.
  • Gli affettati sono ricchi di sale e sodio, soprattutto quelli più grassi come salsicce, lardo e pancetta che possono anche comportare un aumento del peso corporeo. Il prosciutto cotto, crudo, speck e bresaola son altri affettati ricchi di sale per la loro conservazione pertanto vanno gestiti con estrema moderazione.

Il dolce che non fa bene alla pressione alta

  • Lo zucchero, se assunto in quantità eccessive, può condurre a ipertensione pertanto va consumato in modo cauto.
  • Stesso discorso vale per il cioccolato al latte: essendo ricco di grassi e zuccheri va consumato con moderazione per evitare non solo un aumento della pressione ama anche del peso corporeo. Diverso invece il cioccolato fondente che ha un effetto particolare ed è fra i consigli del medico.
  • La liquirizia ha un elevato contenuto di glicirizzina che aumenta il cortisolo a livello renale con una azione simile a quella dell’aldosterone.

Alimenti e bevande per ipertesi: cosa è indicato

Alimenti e bevande per ipertesi

Studi scientifici hanno dimostrato che bere tra le bevande acqua nella giusta quantità giornaliera è utile a compensare la sua perdita in base all’attività svolta, aiutando dunque gli ipertesi nel controllo della pressione.

L’equilibrio idrico è fondamentale per mantenere la pressione a livelli normali nei soggetti sani e al contrario in caso di soggetti ipertesi aiuta ad abbassarla. Ci si chiede quanta acqua bere per tenere sotto controllo la pressione o riportarla a livelli ottimali. Il consiglio degli esperti è di bere due litri di acqua al giorno di tipo oligominerale o leggermente mineralizzata con residuo fisso compreso fra 50 e 500 mg/l.

In alternativa va benissimo anche l’acqua del rubinetto. In casi di persone gravemente ipertese il medico può suggerire acque povere di sodio in associazione a una dieta a bassissimo contenuto di sale. L’acqua iposodica è un’acqua oligominerale povera di sodio e minerali la cui caratteristica è quella di favorire la diuresi: ciò rappresenta un beneficio per i pazienti ipertesi.

Bisogna evidenziare il fatto che l’acqua da sola non è sufficiente per migliorare i problemi di salute legati all’ipertension,e ma va sempre associata a una alimentazione appropriata, e una modifica dello stile di vita generale.

I cibi che fanno bene per l’ ipertensione

La dieta per la pressione alta prevede un regime alimentare utile a ridurre l’ipertensione arteriosa. Tutto ciò significa che il paziente deve mrispettare alcune regole basilari affinché la dieta sia efficace. Nello specifico, l’alimentazione da seguire deve essere ipocalorica,ricca di alimenti di origine vegetali, frutta ed eventuali integrazioni di potassio, magnesio,arginina.

Via libera e insalate, latte preferibilmente pastorizzato, proteine vegetali, pietanze ricche di fibre e di omega 3. Secondo i consigli del medico è suggerito il consumo di vitamina c e acqua di cocco.

Come esistono alimenti in grado di abbassare la pressione alta allo stesso modo la natura ci aiuta anche con bevande utili contro l’ipertensione. Alcune bevande naturali contengono elementi preziosi per tenere sotto controllo la pressione alta.

Possiamo annoverare tra queste: il tè all’aglio, il succo di barbabietola, il karkadè, l’acqua di cocco, la tisana ai semi di cardamomo, l’infuso di tiglio, il succo di pomodoro, il succo di prugna, il succo di melograno, il succo di limone. Fanno bene anche ai trigliceridi oltre che alla pressione alta e alla salute in generale. Cerca di berne almeno una al giorno e usare anche qualche trattamento naturale contro la pressione alta.

Quanto alza la pressione sanguigna il caffè?

Quanto alza la pressione sanguigna il caffè

Il caffè è un articolo molto amato a livello mondiale ed è una delle più consumate al mondo. Tra le sue componenti principali c’è la caffeina che ha effetto tonico e stimolante. Gli esperti hanno studiato gli effetti che il caffè può avere sulle persone ipertese e studi recenti sulla correlazione caffeina-ipertensione hanno chiaramente evidenziato che un consumo moderato della bevanda caffè (al massimo 3 tazzine al giorno ) non aumenta l’ ipertensione nelle suddette persone. Inoltre, pare che i consumatori abituali della bevanda caffè non sviluppino ipertensione,anzi, ne abbasserebbe il rischio.

Il consumo occasionale di caffè invece aumenterebbe in maniera transitoria la pressione arteriosa. In alternativa al caffè classico si può optare anche per il caffè decaffeinato, oppurebevande come il caffè d’orzo, le bevande al ginseng e il caffè di cicoria, molto apprezzato sia in versione solubile che per moka.  

Ogni caso va analizzato con attenzione e al termine valutare la giusta strategia, i rimedi e valutarele cause da eliminare. Molti articoli e consigli aiutano a migliorare lo stile di vita con un consumo più consapevole per la salute.

Filed Under: Ipertensione

Quali abitudini possono portare all’ipertensione polmonare – sintomi e trattamento

Maggio 17, 2022 by Lorenzo Leave a Comment

Spesso è argomento di discussione l’ipertensione arteriosa polmonare. Essendo una condizione che si può presentare è meglio conoscerla per sapere cosa sia esattamente, sfatare falsi miti e, nel caso se ne soffrisse, riuscire ad affrontarla. Lo scopo del nostro articolo è avvicinarti a questa particolare casistica, dandoti tutte le informazioni utili. Potrebbe esserti utile anche conoscere i segnali della pressione alta senza usare il misuratore di pressione.

Cos’è l’ipertensione polmonare?

Cos'è l'ipertensione polmonare

L’ ipertensione polmonare è un aumento della pressione arteriosa polmonare all’interno delle arterie polmonari. Può essere causata dall’ispessimento, dal restringimento o dall’occlusione dei vasi stessi.

Il corretto livello di pressione polmonare è di 14 mmHg a riposo, pertanto quando la pressione polmonare supera la soglia dei 20 mmHg, diventa un fattore di rischio.

Vediamo insieme di che cosa si tratta, come sia la pressione polmonare media, quali siano i sintomi della malattia, le cause e la diagnosi di ipertensione polmonare. La conoscenza aiuta meglio nell’affrontare la situazione e questo è lo scopo del nostro articolo.

Potresti anche essere interessato a: Cosa si può bere con la pressione alta?

Il ventricolo destro nell’ ipertensione arteriosa polmonare

Il ventricolo destro ha la funzione di pompare sangue ai polmoni e, in questo modo, si sovraccarica di pressione e volume, rischiando lo scompenso cardiaco e altre gravi patologie al cuore.

La classificazione dei sintomi dell’ipertensione polmonare includono, secondo la ricerca:

  • il respiro affannoso sia a riposo che sotto sforzo
  • dolore e senso di pressioni al petto (angina pectoris);
  • modifica del gonfiore agli arti inferiori e all’addome
  • stanchezza e affaticamento
  • tachicardia
  • giramenti di testa e senso di svenimento.

Come da dichiarazione dall iap, network dell’ associazione Italiana ipertensione polmoni, la prognosi di purtroppo è infausta: secondo le informazioni i pazienti che arrivano alla sopravvivenza sono circa il 50%.

Una diagnosi certa usa il cateterismo cardiaco dove vengono valutati dei livelli specifici fra cui l’analisi dell’ atrio destro a livello di pressione sanguigna. Altro esame spesso svolto è l’analisi dell’ anidride carbonica e dell’ossigeno nel sangue, per avere una idea dei vasi e arterie al loro interno, analizzandone il sangue e la probabile malattia.

Le linee guida farmacologiche per ipertensione polmonare sono basata sulla somministrazione di diuretici e vasodilatatori polmonari contro il restringimento. Nei casi dove le terapie non bastino, può essere necessario il trapianto polmonare (come avviene nell’ ipertensione portale in cui si arriva alla necessità di un trapianto di fegato per aver intaccati la vena Porta). Bisogna sempre ricordare che l’ipertensione polmonare può avere gravi conseguenza nella condizione del cuore, polmone in base ai casi.

Ci sono particolari patologie a carico dei polmoni che possono provocare l’ipertensione polmonare dove viene somministrato anche un antibiotico specifico con il nome di mitomicina c.

Per chi è affetto dalla malattia di Gaucher che nonostante per la maggior parte colpisca altri organi, potrebbe andare a inficiare il polmone con una alterazione anche di pressione sanguigna, peggiorando i valori d’insieme.

Cosa provoca l’ipertensione polmonare?

Cosa provoca l'ipertensione polmonare

L’ipertensione polmonare si distingue in due forme:

  1. primitiva o idiopatica
  2. acquisita o secondaria.

L’ipertensione primitiva o idiopatica interessa soprattutto le donne con un’età compresa fra i 30 e i 50 anni. Essa è una forma sporadica di ipertensione polmonare caratterizzata da una forte resistenza delle arterie polmonari che col tempo portano a insufficienza cardiache destre.

Sono in corso numerosi studi per comprendere le cause di questa patologia ancora non del tutto chiara, tuttavia pare che sia associata ad alcune mutazioni genetiche anche del tessuto connettivo. La diagnosi richiede un esame obiettivo ed efficace per evitare un circolo pericoloso che diventi infausto.

L’ipertensione acquisita o secondaria è la forma più comune e conosciuta. Essa è causata da alcune malattie polmonari come enfisema, broncopneumopatia cronica ostruttiva, embolia polmonare, malattie autoimmuni, gravi malattie a carico del cuore come l’insufficienza cardiaca, anemia falciforme, malattie croniche de fegato, infezioni da HIV, farmaci e sostanze stimolanti come anfetamine e cocaina. Ne viene compromesso il circolo polmonare con una diagnosi di ipertensione polmonare.

Tipologie e cause di ipertensione polmonare

L’ipertensione polmonare avviene quando le pareti delle arterie dei polmoni si alterano con la conseguenza che si restringono o si occludono completamente. A causa di ciò, il sangue aumenta la resistenza verso cuore e polmoni, mentre il ventricolo destro (rispetto al ventricolo sinistro) fatica a pompare sangue. I medici cardiologi hanno suddiviso l’ipertensione polmonare in 5 categorie.

  1. Ipertensione polmonare idiopatica, ossia senza un motivo identificabile. Essa è una patologia rara e colpisce in media le donne.
  2. Ipertensione polmonare ereditaria. La patologia vine trasmessa direttamente dai genitori su base genetica per questo motivo è ereditaria.
  3. Ipertensione arteriosa polmonare indotta da farmaci o sostanze tossiche. In questo caso la patologia è scatenata da alcuni farmaci come le anfetamine e la fenfluramina.
  4. Ipertensione persistente del neonato. Una forma patologica che interessa alcuni neonati aventi malattie come setticemia, ipoglicemia, ipoplasia, sindrome da aspirazione del meconio che va a colpire i loro vasi e il sangue nelle arterie.
  5. Ipertensione polmonare associata ad altre malattie come artrite reumatoide, sclerodermia, malformazioni congenite della cavità del cuore, anemia, malattia veno-occlusiva polmonare.

Come prevenire l’ipertensione polmonare?

Come prevenire l'ipertensione polmonare

Se parliamo di ipertensione polmonare idiopatica non c’è possibilità di prevenzione perché la causa è sconosciuta.

Parlando dell’ipertensione polmonare secondaria è possibile ridurre i fattori di rischio a essa associati che possono inficiare sui vasi arteriosi. I pazienti colpiti da questa malattia devono controllare il loro stile di vita.

Non assumere farmaci dimagranti, evitare raffreddori o infezioni respiratorie. Per i pazienti con ipertensione polmonare è consigliata l’attività fisica regolare non troppo intensa per non affaticare il cuore. L’alimentazione deve essere sana, poco sale e con integrazione di antiossidanti.

In caso di ipertensione polmonare secondaria la terapia consiste nel curare anche le patologie che sono a essa associate come quelle cardiache o polmonari.

Il medico valuterà quindi la terapia più adeguata al caso specifico, di solito i diuretici e gli anticoagulanti per ridurre la pressione e la vischiosità del sangue (che agiscono indirettamente sulla cavità del cuore), i calcio-antagonisti per la loro azione vasodilatatrice, i cardiotonici che aiutano il cuore a pompare una corretta quantità di sangue senza accelerare pericolosamente i battiti.

Risulta inoltre fondamentale una dieta con fibre. La frutta è ricca di antiossidanti importantissimi per il corretto funzionamento del corpo. Sono consigliati i condimenti a base di erbe aromatiche.

Come si cura l’ipertensione polmonare?

Il medico specialista che effettua la diagnosi è il cardiologo, che assembla i dati con approfonditi esami specialistici per definirne i casi e i contenuti. La patologia generalmente viene sospettata dai pazienti con importante dispnea quotidiana.

Gli esami richiesti per poter effettuare la diagnosi delle arterie polmonari e di ipertensione polmonare sono:

  1. la radiografia toracica: per evidenziare i vasi e il ventricolo destro
  2. l’emocromo: verifica la presenza di anemia
  3. aspirometria: evidenzia i volumi polmonari
  4. elettrocardiogramma: segnala ipertrofia a carico del cuore
  5. ecografia doppler transtoracica: studia la funzione del ventricolo destro e ventricolo sinistro e analisi arterie polmonari.

Il trattamento delle forme secondarie di ipertensione polmonare è farmacologico ed è volto alla correzione delle patologie che interessano altri organi coinvolti come il cuore a cui arrivano le arterie polmonari.

Il medico stabilisce la terapia a seconda delle necessità de paziente. La cura si basa su una calibrata combinazione di farmaci diuretici e anticoagulanti; vasodilatatori delle arterie polmonari per la pressione del sangue; calcio antagonisti, supplemento di ossigeno in certi casi con condizione particolare.

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Come capire se la pressione è alta senza misurarla

Maggio 13, 2022 by Lorenzo Leave a Comment

La pressione alta spaventa tutti e, a meno che tu non voglia avere sempre la situazione sotto controllo e comprarti un misuratore, vogliamo mostrarti come capire se la pressione è alta senza misurarla.

Esistono appositi strumenti per misurare il valore della pressione arteriosa, ma che fare se non si hanno immediatamente a disposizione e vogliamo sapere se la pressione è salita senza misurazione?

Lasciamo la parola a chiari indicatori che la pressione è alta senza bisogno di misurazione dei valori della pressione.

La pressione alta in qualche caso è asintomatica, tuttavia può essere accompagnata da sintomi ben precisi cui prestare cura.

  • Il caso del mal di testa: se è un caso forte e persistente e non diminuisce il disturbo c’è un sospetto di pressione alta.
  • Vertigini e senso di vuoto: avere la sensazione di sentirsi sospesi o la testa che gira potrebbe un dubbio di aumento della pressione.
  • Ronzii alle orecchie, visione alterata con puntini luminosi, epistassi: sono segnali di un possibile problema legato all’ipertensione.

Risulta dunque importante imparare ad ascoltare questi sintomi recandosi subito dal medico, che saprà consigliare come agire per obiettivi.

Scopriamo insieme i consigli per capire al volo i valori di pressione alti la condizione che ce li mostra e gli errori da evitare per anticipare la situazione e stare sempre in salute in modo da prevenire invece che curare! Con pochi accorgimenti saremo in grado di capire la nostra condizione e i livelli di valori di pressione sanguigna inquietanti, senza misurazione della pressione.

Raccomandiamo anche: Quali abitudini possono portare all’ipertensione polmonare?

‍Come si fa a capire se si è ipertesi? Cerca quali sono i sintomi?

Come capire se la pressione è alta senza misurarla

L’ ipertensione arteriosa è chiamata anche killer silenzioso. Eppure l’ipertensione arteriosa e ha effetti sul corpo e sulla pressione sanguigna che è importante saper cogliere e riconoscere per correre subito ai ripari. L’ ipertensione arteriosa è un aumento della pressione arteriosa che supera costantemente i 140 mmHg (millimetri di mercurio) di massima e i 90 mmHg di minima.

Informazioni per capire sintomi e valori ogni volta

Ci sono alcuni sintomi che è importante non trascurare in caso si presentino di frequente, più o meno alla stessa ora: in quell’occasione è opportuno misurare la pressione e consultare il medico.

  1. Il mal di testa soprattutto ad esempio mattutino è caratteristico della pressione alta, quando la stessa si alza a seguito del riposo notturno a casa. L’emicrania tuttavia può comparire anche in altri momenti della giornata soprattutto se si è stressati o preoccupati.
  2. Anche il sangue dal naso potrebbe essere segnale di ipertensione, come pure il ronzio nelle orecchie. Le orecchie infatti sono irrorate di vasi sanguigni che a causa dell’ innalzamento della pressione si trovano sotto sforzo influenzando le condizioni uditive.

Quali sono le cause dell’ ipertensione?

L’ipertensione arteriosa è la forza con cui il sangue, nello specifico, scorre nelle arterie e se i valori superano la norma essa può essere causa di gravi malattie cardiovascolari.

I livelli considerati normali nello specifico nel flusso rientrano nei valori 140 mmHg per la sistolica (massima); 90 mmHg per la minima (diastolica).

La pressione massima è quella che viene misurata durante la contrazione del cuore, la pressione minima è quella misurata tra un battito e l’altro, ossia quando il cuore è a riposo. Dobbiamo considerare il fatto che la pressione aumenta fisiologicamente col progredire dell’età, ma uno stile di vita sano ed equilibrato può prevenire l’aumento della stessa diminuendo i disturbi ad essa connessi.

In linea generale la pressione massima , che può sfociare in pressione sistolica, troppo elevata è più pericolosa di una minima elevata (ipotensione) poiché maggiormente predisposta all’insorgenza di rischio di malattie cardiovascolari.

Cause e fattori di rischio: cosa fa aumentare la pressione arteriosa?

Cause e fattori di rischio

Vi sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di ipertensione arteriosa e, di fronte a queste news bisogna andare dal medico per uan misurazione accurata con l’ apparecchio predisposto alla misura della pressione sanguigna.

Tra questi annoveriamo l’ età e la predisposizione genetica, che è un riferimento non modificabile, mentre altri fattori sono modificabili in quanto possiamo intervenire attivamente su di essi prima di creare complicanze a vari organi fra il cui il sistema nervoso centrale e la salute.

Generalmente si tratta di apportare rimedi e nuove informazioni nello stile di vita: eliminare il fumo, il consumo di alcol in quantità limitate, di sale che agisce nel sangue, fare una attività più costante e non una tantum, combattendo la sedentarietà. Questo fa bene in generale al corpo oltre che ai valori pressori.

Una verifica del peso corporeo serve a mantenere regolare il valore della pressione ed eliminare eventuali disturbi. L’attività fisica moderata come una passeggiata quotidiana a passo svelto associata a una dieta ipocalorica può certamente aiutare in modo utile a gestire la pressione arteriosa e analogamente il peso forma.

Informazioni per capire se la pressione base è alta

Informazioni per capire se la pressione base è alta

L’ipertensione è pericolosa perché può causare gravi malattie cardiovascolari e addirittura provocare infarto e ictus. Chi soffre di pressione alta deve deve attuare strategie per curarla e riportandola a valori ottimali nelle quantità suggerite.

Dopo gli accertamenti specifici, in caso di diagnosi di ipertensione e pressione sistolica, è possibile la cura farmacologica nei casi più gravi ma prima di tutto è necessario modificare lo stile di vita incrementando l’attività fisica, seguendo una dieta ipocalorica che punti maggiormente a grassi sani e fibre in misura adeguata.

Bisogna inoltre prestare attenzione ad alcuni segnali che potrebbero indicare di avere la pressione alta anche se in quel momento non abbiamo la possibilità di effettuare una misurazione della pressione. Ad esempio il mal di testa frequente soprattutto mattutino, è un modo per indicare che la pressione è alta, pertanto è opportuno recarsi dal proprio medico che effettuerà tutti i controlli dei valori della pressione e risolverà i problemi.

Di sicuro la sedentarietà non è una abitudine corretta per chi ha valori pressori alti: anche in questo caso lo stile di vita fa molto. Per esempio una camminata a passo svelto, ginnastica, attività aerobica, nuoto o bicicletta praticati per almeno 30 minuti al giorno per 5 volte a settimana possono costituire un aiuto prezioso per contrastare la pressione alta e mantenere in salute le arterie anche a scopo preventivo.

Curiosità sull’ipertensione

Curiosità sull'ipertensione

Spesso ci chiediamo quale sia il medico specialista per la cura dell’ipertensione. Fondamentale è la figura del cardiologo, proprio per le gravi conseguenze che può portare l’ipertensione circa le malattie cardiovascolari nonché il pericolo di infarto e ictus. Il cardiologo inoltre collabora attivamente anche con il dietologo soprattutto quando il paziente è in sovrappeso e deve smaltire i chili in eccesso.

Nei casi più gravi di ipertensione potrebbe essere necessario ricorrere a terapie farmacologiche.Non esiste un farmaco unico per tutti per abbassare la pressione arteriosa poiché ogni paziente risponde in maniera soggettiva al trattamento farmacologico sia fra giovani che fra anziani. Una conoscenza e lettura dello stato dell’ipertensione aiuta a prenderne coscienza.

Date un occhio anche alla stagione fredda. Infarti e ictus sono più frequenti nella stagione invernale perché le basse temperature disperdono il calore dei vasi sanguigni, cosicché il sangue risulta più denso e scorre più lentamente del solito provocando aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Il restringimento delle arterie diventa pericoloso per la formazione di coaguli che possono degenerare in infarto o ictus. In inverno dunque è consigliabile coprirsi molto bene e se possibile evitare di sostare in ambienti particolarmente umidi e freddi.

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Come abbassare la pressione alta: trattamenti e rimedi naturali

Maggio 11, 2022 by Lorenzo Leave a Comment

Contrastare la pressione sanguigna alta nel corpo significa migliorare la qualità di vita e ciò è possibile grazie a una azione mirata fra alimentazione, integrazione e controlli medici. Esistono una quantità enorme di consigli per mantenere sotto controllo la pressione sanguigna, ottimi rimedi naturali per abbassare la pressione.

I valori della pressione nella popolazione adulta sono racchiusi entro i 140/85 mmHm ( millimetri di mercurio) e ben descritti nella pagina del Ministero della Salute. Si dice quindi che una persona è ipertesa quando uno o entrambi questi valori sono costantemente al di sopra della norma e devono adoperarsi per un abbassamento.

Andiamo insieme a scoprire come avere buoni effetti per risolvere il problema del valore della pressione in modo naturale e senza dove ricorrere necessariamente a farmaci in quantità. Vedremo come gestire i sintomi e cambiare lo stile di vita per portare la pressione arteriosa massima a livelli ottimali a riposo e risolvere così il problema con forza, determinazione ma soprattutto metodi natuali e dissolviamo i dubbi sugli effetti che questa possa avere e sulle sue cause.

Come abbassare la pressione in 5 minuti

Ci sono rimedi che in poco tempo ci aiutano ad affrintare i fattori scatenanti e contrastarli:

  1. Avere un piano alimentare per mantenere la pressione alta e i sintomi sotto controllo
  2. Seguire una dieta iposodica: consumare meno sale aumentando potassio, magnesio e omega 3
  3. Aumentare l’ allenamento soprattutto aerobico per tonificare i muscoli e rafforzare la respirazione con i giusti esercizi.
  4. Eliminare gli alcolici e il caffè: sono sostanze eccitanti e stimolanti che affaticano il cuore. Scegliere le bevande per abbassare la pressione sanguigna.
  5. Smettere di fumare: la nicotina è un vaso costrittore e fluidificante del sangue, dunque inadatto a persone con questi problemi ed è un errore assumerla.
  6. Diminuire lo stress: lo stress affatica molto il cuore per cui potrebbe essere necessario l’intervento di uno specialista nella sfera psicologica.

Ipertensione e sangue: cos’è e il funzionamento

Come abbassare la pressione in 5 minuti

Questa è una condizione determinata da un valore eccessivo della pressione sanguigna nelle arterie che interessa buona parte della popolazione adulta di entrambi i sessi, diventando frequente nelle donne dopo la menopausa.

L’ipertensione arteriosa rappresenta una delle cause di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari come infarto, ictus e altre gravi ripercussioni sulla salute. Va subito vista con un medico di fiducia per ristabilire il proprio benessere.

Per questo disturbo è fondamentale prevenire il potenziale pericolo, che simile condizione può provocare, con la massima attenzione. La pressione arteriosa normale è fondamentale affinché il sangue possa circolare nei vasi a contatto con tutto il corpo e portando ossigeno e nutrimento a tutti gli organi. La misurazione della pressione arteriosa si misura in millimetri di mercurio e si distingue in due valori:

  1. La pressione sistolica
  2. La pressione diastolicaQuindi la contrazione del cuore (sistola) e la fase in cui si rilassa (diastole).

Questi valori devono rientrare in un intervallo stabilito a livello medico per la maggior parte: questo vuol dire che non devono essere troppo bassi o nè superare la massima (sarebbero dannosi in entrambe i casi)

La diagnosi di ipertensione arteriosa coadiuvata da opportuni esami, è utile al medico per aiutare il paziente a evitare rischi per la salute nonché per scegliere la terapia più adatta per portare a termine questa condizione e i suoi effetti del caso.

Mangia del cioccolato fondente: alimenti che abbassano la pressione.

Esistono metodi per abbassare la pressione senza ricorrere all’uso di farmaci e usando altri prodotti naturali. Biosgna comunque valutare anche cambiamenti dello stile di vita, affinché diventino sani e attivi unitamente ad alcuni integratori efficaci, evitando un piano alimentare per mantenere la pressione alta.

Andiamo a vedere insieme i prodotti utili per contrastare la pressione alta in modo naturale.

  1. Il potassio e il magnesio: si possono reperire nella frutta, negli ortaggi, nei cereali integrali, nei legumi oppure in formulazioni in compresse atte all’uso
  2. omega-3: sono acidi grassi essenziali che svolgono azione ipotensiva riducendo il rischio di patologie a carico del cuore. Essi sono ottenuti dagli olii: semi di zucca, semi di lino, semi di canapa, semi di soia, fegato di pesce, ecc.
  3. Altri elementi integrativi utili per tenere sotto controllo la pressione sono: l’arginina, l’aglio, la betulla, ginko biloba, mirtillo, karkadè che sono ottimi se abbinati a diuretici naturali.

Eliminare il sale è una buona abitudine in maniera da non creare scompesi. Un altro toccasana è il cioccolato fondente che, essendo ricco di falvonoidi, fa bene sotto vari aspetti ma soprattutto iuta i vasi sanguigni perchè è un vaso dilatatore. Così potrete dire addio al farmacista.

Pressione sanguigna alta: aumenta l’attività e fai più esercizio

Pressione sanguigna alta

Il movimento è un toccasana per le persone ipertese e la pressione alta: per questo motivo sarebbe ottimale fare esercizio tutti i giorni della settimana. Le persone con livelli di pressione arteriosa a 140/ 90 mmHg dovrebbero quindi incrementare l’attività fisica.

Le ricerche documentano infatti che l’allenamento riduce la rigidità dei vasi sanguigni, dilata le arterie, migliora la circolazione, diminuisce la presenza di alcuni ormoni (catecolamine) che alzano la pressione.

L’esercizio fisico regolare a bassa intensità è fra i modi che ridice il rischio di morte nei soggetti ipertesi con pressione sanguigna alta: bastano almeno 30 minuti al giorno di esercizio fisico aerobico come una camminata a passo moderato, jogging, ciclismo, nuoto per riportare i valori della pressione nei parametri della normalità.

Rimedi naturali per abbassare la pressione.

Come abbassare la pressione? Bisogna gestire questa patologia anche imparando a gestire il fattore stress attraverso alcuni suggerimenti e la parola di medici esperti che si possono vedere nei video su internet.

Qualche esempio pratico

  • Avere più tempo di praticare sport.
  • Dedicarsi ad attività piacevoli in compagnia della famiglia e degli amici.
  • Rallentare, ove possibile, i ritmi di lavoro e di vita per favorire l’acquisizione di nuove e più sane abitudini.
  • Molto utile può essere anche la pratica dello yoga in quanto abbassa la pressione arteriosa: molti gli studi a riguardo che confermano i benefici per le persone che ne soffrono.
  • Ogni tanto è utile ritagliarsi uno spazio tutto per se’ da dedicare a qualcosa di piacevole: un massaggio, la meditazione, sorseggiare una tisana, fare una passeggiata al parco.
  • Ogni persona trova una soluzione personale per rilassarsi, ma la chiave di volta per avere una buona salute è quella di rinforzare i vasi sanguigni.

Miti sull’ipertensione da sfatare

Gli esperti hanno fatto chiarezza su alcune credenze ancora diffuse sul tema dell’ipertensione e sono giunti alla conclusione che certi miti sono proprio da sfatare.

Ad esempio, i pazienti sotto cura farmacologica contro l’ ipertensione credono che una volta abbassata la pressione possono interrompere la terapia tornando alla normalità. Niente di più falso: la terapia impostata dal medico va seguita costantemente.

I valori pressori vanno misurati tutti i giorni: falso. Sono sufficienti due o tre misurazioni alla settimana. La rilevazione deve sempre essere eseguita alla stessa ora: falso. Nel caso di pazienti ipertesi che assumono farmaci per abbassare la pressione al mattino e misurano la pressione alle 12 chiaramente avranno valori normali. Questo fenomeno è noto ai medici come ipertensione mascherata. Per questo è utile variare la misurazione della pressione anche in altri momenti della giornata.

L’ipertensione è rischiosa solo per il cuore e la circolazione del sangue: falso. I danni causati dall’ipertensione possono riguardare anche l’insufficienza renale e problemi agli arti inferiori causando crampi dolorosi ai polpacci.

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Pressione alta (ipertensione): cos’è, sintomi, cause, cosa fare

Maggio 9, 2022 by Lorenzo Leave a Comment

La pressione alta è una delle condizioni patologiche più diffuse nei paesi industrializzati. L’ipertensione è un incremento della pressione arteriosa con valori fuori dai parametri della normalità.

Secondo i dati del Ministero della Salute in Italia, il problema della pressione alta è una vicissitudine preoccupante, poiché è uno dei principali fattori di rischio per sviluppare malattie cardiovascolari di una certa entità. I medici cardiologi di tutto il mondo elargiscono consigli affinché le persone adottino uno stile di vita sano, eppure tutto ciò non è ancora sufficiente per prevenire questa situazione.

Alcune fra le cure maggiormente utilizzate:

  • bevande per la pressione alta
  • rimedi naturali per trattare la pressione alta
  • dieta per l’ipertensione
  • monitorare i valori di pressione sanguigna

Andiamo ad analizzare insieme cosa sia in quanto la problematica, se gestita con attenzione sia a livello di controlli, che di evantuali farmaci che di metodologie naturali, può essere contrastata permettendo una normale e sana vita. Vedremo insieme i valori di riferimento, le cause e i giusti comportamenti da adottare. Potresti anche essere interessato a: come dire se la tua pressione sanguigna è alta senza misurarla. Prendendo coscienza della sua essenza saremo sciuramente più preparati nel gestirla.

Informazioni Utili per conoscere l’ ipertensione arteriosa

Informazioni Utili per conoscere l' ipertensione arteriosa

La pressione alta indica lo stato generale del paziente che va tenuto monitorata. Per misurare la pressione non è più necessario recarsi dal medico con una visita ad esempio, ma è sufficiente munirsi di uno strumento chiamato misuratore di pressione, che potrà essere utilizzato all’occorrenza per tenere monitorate pressione sistolica e diastolica. La misurazione della pressione domestica ha valori minori rispetti dall’ ipertensione da camice bianco fatta quindi dal medico. Analogamente da tenere sotto controllo i sintomi di ipertensione polmonare.

Quando si ha l’ipertensione arteriosa è opportuno non trascurare alcuni sintomi della pressione alta. Fra questi vediamo quelli che più frequentemente si possono presentare e che spesso vengono sottovalutati. Se sono frequenti non vanno tralasciato, ma riportati subito a chi di competenza per analizzare bene cosa fare.

  • Presenza di mal di testa soprattutto mattutino
  • Senso di stordimento e vertigini ripetuto nella giornata con continuità.
  • Ronzii nelle orecchie di sottofondo.
  • Sangue da naso che esce copiosamente senza una reale causa che possa determinarlo.

Diagnosi

Le cause della pressione alta sono molteplici, bisogna sempre valutare i mm Hg e la situazione clinica di ognuno per l’ ipertensione arteriosa primaria o secondaria.

Nelle persone anziane si parla di ipertensione arteriosa primaria, poiché gli anziani sono soggetti suscettibili di soffrire di questa patologia. In piccola percentuale l’ipertensione è causata da malattie a carico dei vasi, dei reni e surreni per cui identificata la causa in questo caso si può intervenire in tempo per abbassare i valori pressori più facilmente.

Questo caso può interessare anche persone giovani per cui si parla di una ipertensione secondaria.

La difinizione di primario e scondario non deve trarre in inganno pensando che una sia più grave dell’altra: sono entrambe da tenere sotto controllo. Non importa l’età, l’ipertensione, se non gestita e monitorata con cura è pericolosa sia che si abbiano 18 anni che 80.

La causa che può scatenare la pressione alta potrebbe anche essere:

  • il consumo di liquirizia
  • l’abuso di alcool e sigarette
  • farmaci
  • la sedentarietà
  • l’obesità
  • l’ipercolesterolemia.

In caso di pressione alta bisogna subito rivolgersi in tempo al pronto soccorso medico per essere sottoposti a una terapia con farmaci appositi che possono salvare la vita e capire la causa.

Pressione alta sistolica e diastolica

Pressione alta sistolica e diastolica

L’ ipertensione arteriosa rappresenta un fattore di rischio per la vita umana per l’insorgenza di alcune malattie cardiovascolari. L’ipertensione arteriosa può essere anche ipertensione sistolica isolata ossia un aumento della pressione massima, l’ipertensione diastolica riguarda la pressione minima.

La pressione arteriosa sistolica è la pressione sanguigna a ogni battito del cuore.

In generale va evitato l’abuso di sostanze chimiche onde evitare il disequilibrio del corpo e l’insorgenza di spiacevoli controindicazioni non desiderate.

Altre cause della pressione alta (ipertensione)

Esistono altri fattori di rischio che predispongono le persone ad avere la pressione alta.

  1. La familiarità, ossia la presenza in famiglia di una persona ipertesa.
  2. L’età: la pressione arteriosa aumenta con l’età avanzata poiché la vecchiaia contribuisce a rendere più rigidi i vasi arteriosi, quindi aumenta la pressione sistolica e diminuisce la pressione diastolica per cui si spiega l’ipertensione sistolica isolata tipica degli anziani con una età molto avanzata.
  3. Il sovrappeso:l’obesità provoca un incremento dei parametri.
  4. Il diabete: una patologia molto comune che spesso provoca l’ aumento della pressione arteriosa con evidenti rischi di incorrere in malattie cardiovascolari.
  5. Il fumo di sigaretta: classica situazione che aumenta pericolosamente i valori della pressione arteriosa poiché il fumo danneggia l’elasticità delle vene facilitando la formazione di placche aterosclerotiche.
  6. Squilibrio di sodio e potassio: una dieta ricca di cibi troppo salati ricchi di sodio oppur poveri di potassio espongono al rischio di ipertensione arteriosa.
  7. L’alcool: l’eccessiva assunzione di alcolici crea problemi e danneggia il cuore che tende a dilatarsi perdendo lentamente la sua funzione di pompa.
  8. Stress: lo stress fisico ed emotivo è una delle cause.
  9. La sedentarietà: L’attività fisica costante cura il corretto mantenimento del peso contribuendo quindi a tenere nella norma il tutto.

Pressione alta cosa significa

L’ ipertensione è una condizione patologica in cui i livelli di pressione arteriosa a riposo sono costantemente al di sopra del parametro normale. Si dice che una persona è ipertesa quando la misura è la seguente:

  • La pressione massima ( chiamata pressione sistolica) supera costantemente i 140 mmhg rispetto ai mmhg richiesti.
  • La pressione arteriosa minima (chiamata pressione diastolica) supera sempre i ù 90 mmHg rispetto ai mmhg richiesti.

L’ipertensione primaria è dovuta a una combinazione di concause non attribuibili a una singola circostanza, come ad esempio uno stile di vita non normale.

L’ipertensione secondaria è la conseguenza di una malattia specifica come ad esempio le malattie renali, malattie cardiache, malattie endocrine ( sindrome di Cushing, ipotiroidismo, ipertiroidismo), il diabete, il lupus eritematoso sistemico.

Cosa succede se si ha la pressione alta?

Cosa succede se si ha la pressione alta

La pressione alta causa stress elevato ai vasi sanguigni con la contrazione cardiaca. Ogni volta che il cuore batte pompa il sangue nelle arterie premendo contro le loro pareti: tanto più è elevata la pressione tanto maggiore è la forza esercitata su di esse.

In questo modo il cuore deve lavorare intensamente per pompare il sangue a tutto l’organismo, per cui è molto probabile andare incontro a una pericolosa situazione di rischio per la salute di tutto il corpo.

Se trascurata, la pressione alta può provocare col tempo danni irreversibili alle arterie che si induriscono diventando più spesse col rischio di infarti, ictus, complicazioni cardiache.

Come curare la pressione alta con la dieta

Come curare la pressione alta con la dieta

La cura dell’ ipertensione o pressione alta è basata ovviamente sul monitoraggio della pressione allo scopo di riportarla nella norma in condizioni di riposo. La misura della pressione arteriosa a riposo è di 120/80 mmHg. Possiamo parlare di un primo approccio terapeutico non farmacologico della pressione alta o ipertensione, che prevede semplicemente una modifica dello stile di vita del paziente senza il supporto farmacologico.

Stando agli articoli delle riviste scientifiche sappiamo che questo approccio non ha effetto immediato sulla pressione arteriosa: indicativamente bisogna attendere un mese per poter apprezzare il valore dei benefici.

I punti salienti di questo approccio consistono nel modificare la propria alimentazione adottando una dieta specifica: la cosiddetta dieta DASH, acronimo per Dietary Approaches to Stop Hypertension per la cura dell’ipertensione, ovvero un tag messo a punto da un prestigioso network di cardiologi internazionali che hanno stilato articoli molto efficaci.

Questa tabella alimentare fornisce molte utili informazioni sul consumo di frutta e verdura, pasta e cereali integrali, pesce due o tre volte a settimana. Da evitare il sale, gli alcolici e i grassi saturi, eliminare il fumo e le droghe, incrementando l’esercizio fisico: tutti rimedi utili finalizzati ad abbassare la pressione.

I pazienti in sovrappeso dovranno consultare anche un medico cardiologo per riportare il loro peso nella norma contribuendo ad abbassare la pressione. Un regolare esercizio fisico quotidiano come una camminata svolta per mezz’ora a passo sostenuto aiuta a ridurre il rischio di valori di pressione arteriosa e tenere sotto controllo il peso corporeo.

La cura farmacologica all’ ipertensione

La cura farmacologica all' ipertensione

Dopo l’opportuno esame medico, se la lettura della misura della pressione supera i valori del sangue di 160/ 100 mm Hg e sono presenti fattori di rischio concomitanti come diabete e ipercolesterolemia, allora è opportuno iniziare anche una terapia con specifici farmaci per ridurre sintomi potenzialmente pericolosi per la vita e per il cuore e tenere la pressione a livelli controllati anche in base all’ età.

La cura farmacologica dell’ipertensione prevede l’ assunzione di farmaci del gruppo ACE inibitori e sartani, l’ assunzione di farmaci che sono chiamati calcio-antagonisti e in aggiunta per i sintomi anche i beta-bloccanti da prendere, in base ai valori, anche con dei diuretici, come afferma le ricerca. Devono sempre essere prescritti dal medico.

Fondamentale è la misurazione dei valori di pressione per valutare i rischi: una prima volta al mattino prima di assumere i farmaci e in un altro momento la sera prima di coricarsi seguendo le linee guida suggerite dai medici.

Non serve a metà giornata salvo eccezioni suggerite dal medico. La presenza del medico può essere di aiuto per evitare complicazioni: ricordiamo dunque che i valori normali in età adulta sono 115-140 mm Hg come pressione sistolica massima e 75-90 mm Hg come pressione diastolica minima secondo gli articoli scientifici accreditati.

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